Se da un lato la pratica osservativa nei contesti educativi come il Nido d’infanzia rappresenta uno degli ambiti di maggiore interesse e complessità per i professionisti dell’educazione, dall’altro le competenze in ambito progettuale sono una parte importante della “cassetta degli attrezzi” (Bruner) culturali e professionali degli stessi professionisti.
La progettazione educativa è senza dubbio lo strumento professionale più potente, e al tempo stesso più complesso, che gli educatori hanno a disposizione per pensare, costruire e “manutenere” contesti di apprendimento di qualità. Progettare un contesto educativo significa imparare a gestirne gli elementi costitutivi (tempi, spazi, materiali, persone) esercitando, in maniera sempre più consapevole e raffinata, l’intenzionalità educativa che caratterizza il ruolo dell’adulto.
Partendo dal presupposto che i bambini, anche quelli più giovani, sono assolutamente competenti e in grado di assumere un posizionamento attivo e partecipativo nella costruzione dei propri apprendimenti, in che modo gli educatori possono progettare situazioni che sostengano, supportino, facilitino tale costruzione, considerando l’interazione sociale come il principale “motore” dell’intero processo educativo?
Una volta avviata la conquista di uno sguardo etnograficamente orientato, che non guarda ai singoli e ai loro atteggiamenti individuali ma alle azioni e alle interazioni tra i diversi partecipanti, come si possono utilizzare le evidenze osservative che si vanno costruendo per tracciare delle linee progettuali via via più sollecitanti e “incarnate” nelle culture dei bambini?
Nella prospettiva che il percorso formativo propone, il contesto non rappresenta semplicemente il “contenitore” in cui gli eventi inter-azionali accadono, ma deve essere considerato a tutti gli effetti come una parte integrante e trasformativa della costruzione degli apprendimenti, tanto dei bambini quanto degli adulti. Imparare a osservare in maniera contestualizzata, quindi, consente di compiere delle scelte progettuali mirate che – intervenendo su spazi, tempi, materiali e persone (nel senso di posizionamenti, strategie di raggruppamento, etc.) – permettono ai diversi attori che abitano e animano il Nido di affrontare insieme quello straordinario “viaggio” che è la costruzione sociale della conoscenza.
Questa virtuosa circolarità tra osservazione e progettazione educativa è infatti un processo complesso e impegnativo, che da un lato richiede un forte investimento riflessivo e, dall’altro, implica un certo allenamento a prefigurare, agire e ri-progettare per modificare l’agire successivo.
Date
Modalità: mista. Nello specifico il primo e l’ultimo incontro si svolgono on-line, mentre il secondo e il terzo incontro in presenza presso l’Aula Multimediale, via Bollani, 20 (Brescia).
Formatrice: Camilla Monaco, Ph.D. in Psicologia dell’Interazione, della Comunicazione e della Socializzazione. Responsabile dell’Unità specialistica “Ricerca e Formazione” della Federazione provinciale Scuole materne di Trento.
Destinatari: coordinatrici e educatrici nido e sezioni primavera.
Costo: 100,00 € a persona (IVA compresa).
Annullamento iscrizione: è necessario inviare una mail a info@fismbrescia.it almeno 10 giorni prima dell'inizio del corso. Ogni altra modalità di annullamento dell'iscrizione non verrà presa in considerazione. Nel caso in cui l'annullamento dell'iscrizione non dovesse pervenire nelle modalità o tempistiche richieste, il corsto del laboratorio verrà comunque addebitato.
